Ultimo giorno di Consiglio generale, un racconto per tante emozioni

L’ultimo giorno del Consiglio generale ha riservato le emozioni più grandi ed ha portato a compimento alcune importanti scelte per la nostra Associazione.

Il primo momento è stato dedicato alle Scolte e ai Rover ed al loro coinvolgimento nei processi partecipativi, animato dalla visione di uno scautismo che educa “con” i giovani e non “per” i giovani. Tale è il pensiero che sorregge l’idea di aver reso partecipi per la prima volta al Consiglio generale, 40 Rover e Scolte rappresentanti di tutte le regioni d’Italia per una riflessione condivisa sottoposta all’approvazione del Consiglio: “una sfida che apre nuovi percorsi e che dovrà continuare” (Daniela Ferrara, Capo Guida). Chiara ed Alessandro, Incaricati nazionali alla Branca Rover e Scolte affermano: “è una modalità di lavoro che riconosce dignità al pensiero dei giovani”.

L’intensa giornata è proseguita con la replica della relazione del Comitato nazionale, raccontando quanto è stato fatto come Agesci in queste ultime settimane sul tema della pace, in collaborazione con i Settori Giustizia Pace Nonviolenza, Internazionale e Protezione Civile: dal confronto con le altre associazioni cattoliche sul tema, dagli appelli per l’Ucraina alle “azioni concrete” di pace (con il CNGEI, nell’ambito federale) che hanno interessato tantissimi clan e gruppi dell’intero territorio nazionale (insieme ad Azione Cattolica, Focolarini, Fondazione Giovanni XXIII, Retinopera). Nel ricordare come noi, guide e scout, siamo artigiani della pace, i Presidenti del Comitato nazionale rinnovano l’impegno: “per concretizzare quello che ci sta a cuore, per essere più capaci di educare alla pace, contribuendo a costruire comunità accoglienti, per incontrarci e contaminarci, mettendo sempre al centro i ragazzi con il loro ascolto attivo, vero. A noi il compito di dare seguito alle loro intuizioni, con loro e per loro, nello spirito di uomini e donne in ricerca dei segni della presenza di Gesù nell’altro”. 

Tra gli altri argomenti i lavori sono proseguiti con:

– la relazione sul monitoraggio della riforma Leonardo, che ha evidenziato i punti di forza ed ha individuato alcune aree o nodi su cui sarà opportuno lavorare (determinante l’ascolto dei Consiglieri generali e dei tanti soggetti interessati, delle loro fatiche, delle loro intuizioni);

– la decisione sull’opportunità di dotarsi di un “animatore spirituale”, figura di accompagnamento nei gruppi, in modo organico ma non alternativo a quella dell’Assistente ecclesiastico. A tal riguardo il nostro Assistente generale p. Roberto del Riccio, ricorda che gli Assistenti ecclesiastici sono presbiteri ordinati, nominanti dall’autorità ecclesiastica a garanzia che noi agiamo in nome della Chiesa, augurandoci che il ruolo pastorale dell’Agesci nella Chiesa sia sempre più chiaro e venga sempre più promosso dai nostri Vescovi in questo tempo profetico del Sinodo;

– la relazione sui lavori della Commissione integrata di Formazione Capi, che viene approvata, individua quattro temi su cui lavorare:  “i moduli” (occasioni significative di formazione ancora da puntualizzare meglio), “la zona” (centrale nella formazione permanente, articolandone in modo virtuoso la sostenibilità dell’impegno insieme alla sussidiarietà tra livelli ), “il progetto del capo” (se ne ribadisce la centralità), “la formazione metodologica” (necessario consentire la formazione metodologica anche dei tirocinanti, weekend formativi).

Prima della discussione e dell’approvazione del Bilancio dell’Associazione, abbiamo vissuto un momento denso di emozione e di commozione.

È stata consegnata la Benemerenza dell’AGESCI alla memoria di David Sassoli alla presenza della moglie Alessandra Vittorini e della figlia Livia.

Capo Guida e Capo Scout, con non poca fatica per la commozione, hanno dato lettura delle motivazioni, che hanno ripercorso il suo luminoso cammino di vita. La signora Alessandra ha ricordato come l’intera sua esistenza fosse permeata dai valori dello scautismo che David ha testimoniato anche come Presidente del Parlamento Europeo, in questi tempi difficili, di muri, di guerra, semplicemente con la forza della normalità. L’accoglienza, l’integrazione, il futuro delle generazioni più giovani sono preoccupazioni che abitano la visione di un “umanesimo cristiano”, inteso come un lascito imprescindibile, da intessere sempre più nel nostro DNA di capi, di educatori scout in Agesci. Sono state consegnate, dalle rispettive redazioni delle riviste associative, anche la copia di “Agisci”, il numero di febbraio scorso di Proposta Educativa profondamente ispirato dalla figura di David e del numero “Costruire” di Camminiamo Insieme, che racconta l’impegno delle Agorà R/S di BenèPossibile e che contiene l’omaggio e il ricordo di uno Scout che credeva fortemente nella buona politica.

Si è concluso il 48° Consiglio Generale con i saluti di Fabrizio Coccetti. Discorso intenso, ironico, profondo, che ha sottolineato la capacità reattiva dello scautismo in un mare in tempesta, una comunità che grazie ai valori della Promessa e della Legge è stata, è, e sarà capace di cogliere con la giusta misura i segni dei tempi. Un grazie a lui per il servizio svolto e un buona strada a Fabrizio Marano, che raccoglie il testimone per accompagnare l’Associazione verso nuovi percorsi.

di Vincenzo Pipitone e Ruggero Mariani 

Redattori Proposta Educativa 

Foto di: Matteo Bergamini, Sara Coccetti, Andrea Pellegrini, Giacomo Bindi. 

Video di: Andrea Pellegrini

 

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