«Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro»
(Mt 18,20)
Cari capi e care capo,
il proliferare di casi di contagio da coronavirus su tutto il territorio nazionale e le disposizioni del Presidente del Consiglio dei Ministri ci impongono di tornare a scrivervi.
In alcune aree le nostre attività si sono interrotte da più di dieci giorni e sentiamo che questa situazione genera delle problematicità, che mai avremmo potuto immaginare.
La scorsa settimana ci sentivamo chiamati ad un “grosso sforzo di responsabilità collettiva”. Ora come scout e guide abbiamo il compito di tradurla in ogni singolo territorio a vantaggio di tutte le reti sociali a cui apparteniamo.
Siamo chiamati nella lealtà e fedeltà a quanto il decreto emanato il 04.03.2020 ci chiede di fare, a prenderci cura dei nostri lupetti, coccinelle, esploratori, guide, rover e scolte, continuando con creatività a proporre loro l’esperienza comunitaria dello scautismo.
Siamo chiamati ad esprimere, attraverso questa cura, il nostro desiderio di contribuire alla costruzione di un mondo sempre più giusto e umano.
Siamo chiamati a vivere con il sorriso questo tempo, perché in Gesù Cristo Dio ci invita a riconoscere in una situazione di grave difficoltà, non un problema da risolvere, ma un’opportunità per amare di più, prendendoci cura di chi ha bisogno.
Siamo chiamati ad assumerci delle responsabilità che hanno un grosso impatto sociale e associativo: da sempre abbiamo posto la centralità nella Comunità capi e crediamo che ogni livello e ogni Comunità capi, nella propria autonomia decisionale, siano chiamati a mettere in atto le disposizioni presenti nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sopra citato, relativamente alle attività che vengono proposte fino al 3 aprile p.v.
Siamo consapevoli che tutti noi curiamo ogni nostra attività nei minimi dettagli per il bene dei ragazzi e che mai metteremmo a repentaglio la loro salute: ecco perché ci appelliamo ad ognuno di voi, alle Comunità capi e ai Comitati di cui fate parte. A voi sono affidati i ragazzi e le ragazze e voi siete chiamati ad essere responsabili delle scelte che li e ci riguardano.
Pensando ai nostri lupetti, coccinelle, esploratori, guide, rover e scolte bisognosi di incontrarsi ed incontrarci in questo tempo di isolamento sociale, ci dona speranza sapere di poter contare sulla creatività che lo scautismo ed il guidismo da sempre ci permettono di attivare. Grazie a questa nostra tradizione educativa le Comunità capi, insieme alle proprie Zone e Regioni sapranno trovare le modalità più opportune per continuare a vivere come una comunità, trovando creativamente il modo di coltivare contatti significativi e di accompagnare tutti e ciascuno con fiducia e speranza in questo tempo dove il tessuto sociale si sta disgregando.
I nostri ragazzi hanno bisogno di noi, gli ultimi presenti nei nostri territori hanno bisogno del nostro sostegno, la comunità umana attorno a noi ha bisogno di cortesia e gentilezza, il Signore Dio ha bisogno di noi, affinché tutto questo si realizzi e la speranza prevalga sulla disperazione.
Sappiamo che farete tutto il possibile per continuare a sperare e a immaginare “ciò che splende dietro le nuvole più nere.”
Donatella Mela e Fabrizio Coccetti
La Capo Guida e il Capo Scout
Barbara Battilana e Vincenzo Piccolo
Presidenti del Comitato nazionale
p. Roberto Del Riccio sj
Assistente ecclesiastico generale
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