“La scoperta del lontano che si è fatto vicino”: è iniziato il 39° Consiglio generale

Bracciano, 25 aprile 2013

L’invito di Capo Guida e Capo Scout alla fiducia reciproca e a vivere la responsabilità del ruolo, insieme alle bandiere innalzate, hanno segnato l’inizio del Consiglio generale.

172 i presenti, in rappresentanza di tutte le Regioni.

Saluti e augurio di un proficuo lavoro da parte della CEI, dell’Azione Cattolica, delle Conferenze mondiali dello scautismo e guidismo cattolico, delle associazioni scout Masci, Fis, Fse, Cngei, dei Centri studi.

Poi la parola alle relazioni della Commissione economica, Commissione giudicante, uniformi, economica, Ente Mario di Carpegna.

La mattinata si chiude con gli spunti dalla relazione annuale dei Presidenti del Comitato nazionale: essere sentinelle di positività, voglia di sostenere i capi, vivere il cammino verso il convegno fede, la capacità di fare bene nelle Branche, la sfida della semplicità, quella di stare nella rete con la nostra specificità.

Il punto centrale della giornata, è stata la tavola rotonda del pomeriggio sui temi dell’interculruralità e dell’interreligiosità. Relatori: Mons. Luigi Bettazzi, il Prof. Massimiliano Tarozzi e don Valentino Cottini.

A cinquant’anni dal Concilio Vaticano II, Mons. Bettazzi ha delineato i passaggi compiuti dalla Chiesa, il valore della fede che non distingue ma dà la carica per essere lievito, per essere dei cittadini migliori, la necessità di avere familiarità con la Parola di Dio.

Images: Tavola rotonda.JPGIl Prof. Tarozzi, docente presso l’Università degli studi di Trento ed esperto di educazione interculturale, ha sottolineato l’importanza di non appiattirsi sull’idea dell’accoglienza, ma di saper creare relazioni. Non basta riconoscere pari dignità, serve riconoscere uguali diritti. Ha anche invitato a riconoscere la rilevanza pubblica e sociale dell’Associazione, invitandoci ad agire, a essere di esempio.

Don Cottini, Preside del Pontificio Istituto di Studi Arabi e d’Islamistica di Roma, ha richiamato la necessità, nell’incontro, di ripensare a se stessi, alla propria identità, per comprendere ciò che è essenziale rispetto a ciò che è abitudine. Rifiutare il proselitismo, ma non abdicare dalla nostra identità, serve chiarezza.

Ne è seguito un dibattito intenso, che proseguirà domani nei lavori di commissione.

Nelle commissioni che chiudono la giornata di oggi si discute e ci si confronta sulla route nazionale 2014, sulla relazione del Comitato nazionale, sul regolamento metodologico e sui temi dell’area istituzionale.

In serata, cena regionale di convivialità!

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