“Ero straniero e mi avete accolto” (Mt 25,35)

L’appello di Papa Francesco, che si unisce all’appello lanciato nei giorni scorsi dai nostri vescovi, ci trova pronti.

Trova le nostre Comunità capi sulla soglia, pronte.

Tutti noi, ogni Comunità capi, si è sentita chiamata in maniera esigente e ineludibile: siamo chiamati ad “esprimere la concretezza del Vangelo”.

Sono giorni, questi, in cui le Comunità capi si ritrovano, si danno una organizzazione nuova e ripartono. E’ facile immaginarci, immaginare tutta l’AGESCI, proprio in questi giorni, come una robusta rete che percorre la Chiesa italiana, di parrocchia in parrocchia.

E noi, in questo momento, sentiamo il dovere di ricordare la ricchezza del nostro essere Associazione.

Abbiamo il compito di farci avanti subito, ciascuno nella propria Parrocchia, di essere immediatamente parte attiva, propositiva, essere subito mente e braccia.

Ci serviranno coraggio e forza. Ma nessuna Comunità capi si senta sola in questo compito. Siamo l’AGESCI nella Chiesa.

Buona strada.

 

Rosanna Birollo, Ferri Cormio

La Capo Guida e il Capo Scout

Marilina Laforgia, Matteo Spanò, p. Alessandro Salucci

Presidenti del Comitato nazionale e Assistente ecclesiastico nazionale AGESCI

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