Marta Tedeschini Lalli è tornata alla Casa del Padre

La nostra sorella Marta Tedeschini Lalli è tornata alla Casa del Padre lo scorso 22 luglio.

Da ultimo Responsabile Nazionale alla Formazione Capi alla fine degli anni ’90 (1997-2000), Marta iniziò il suo sentiero come una delle ultime coccinelle e poi guide dell’AGI, nel Ceppo Roma 6 (poi Gruppo Roma 1 AGESCI), nel pieno fermento che vide la nascita dell’AGESCI in quella metà degli anni ’70.

E l’essere “Guida” è stata la matrice essenziale della sua esperienza di donna nella vita laica e nella vita religiosa.

Matematica e musicologa, prima, e Monaca Camaldolese poi in questo suo ultimo ventennio, Marta ha coniugato sempre rigore e creatività; era insieme forza, chiarezze di idee, capacità di ascolto, dolcezza e simpatia!

La passione per il servizio nel/con il “grande gioco” dello scautismo/guidismo è sempre stata accompagnata da una forte ricerca e conferma del significato educativo di tale spendersi per il prossimo: “l’intenzionalità educativa” era il suo faro in questo.

Sempre a partire da un sincero sentimento di “sorellanza”: umana, fraterna, alla sequela di Cristo…

In questo senso, Marta sovente appellava tutti/e “fratellini/sorelline”: lo stile di una relazione e di un ambiente educativo!

Variegato ed articolato il suo impegno e contributo all’Associazione con i 30 anni e passa della sua strada di “Guida”: per l’inclusività con il suo primo servizio in un Branco interamente di bambini/bambine non e ipovedenti; per la ricerca e la creatività per una proposta rinnovata ma fedele ai suoi autentici significati pedagogici nell’ambito di quel grande cantiere collettivo che furono le “sperimentazioni di nuovi Ambienti Fantastici” a metà degli anni ’80, nell’alveo dei lavori di allora per una Proposta unificata per la Branca L/C post fusione; con la gioia e la poesia dei testi e delle musiche delle quali è stata co-autrice con tanti altri (ad esempio, alcune delle più belle canzoni della mitica veglia della Route Nazionale R/S del 1986 – una per tutte, Il Tesoro); per la sperimentazione e l’innovazione nella riflessione metodologica ed educativa (e anche co-educativa, sottolineiamo) con il servizio quale prima IMIE (Incaricata al Metodo ed agli Interventi Educativi) della Regione Lazio all’indomani della “storica” Riforma Giotto del 1990; e ancora per lo sviluppo e la crescita “associativa”, come Capo Campo CFA in quel di Barbiana (luogo simbolico e “significativo” di quell’intenzionalità educativa che sempre guidava, appunto, il suo agire di Capo), e Responsabile Nazionale alla Formazione Capi in quegli anni di messa a terra dell’allora “nuovo iter formativo” e dei “significati” esperienziali a quello sottesi.

All’alba del suo cinquantenario, il dibattito educativo, pedagogico, metodologico e formativo dell’AGESCI deve molto a questa nostra sorella Guida.

A DIO, sorellina!

(Nella foto a sinistra Marta Tedeschini Lalli, Archivio Centro documentazione AGESCI) 

Nessun commento a "Marta Tedeschini Lalli è tornata alla Casa del Padre"

    Rispondi

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

    I commenti sono moderati.
    La moderazione potrà avvenire in orario di ufficio dal lunedì al venerdì.
    La moderazione non è immediata.
    I tuoi dati personali, che hai fornito spontaneamente, verranno utilizzati solo ed esclusivamente per la pubblicazione del tuo commento.