Convegno Zone: la prima giornata

Facciamo un piccolo nido con le mani e mettiamoci dentro tutti quelli che portiamo nel cuore: i ragazzi e i capi, la nostra casa comune”.

Venerdì 20 settembre il Convegno Zone è iniziato con il Padre nostro recitato a mani a “nido” e l’invito dell’Assistente generale, p. Roberto Del Riccio: “Custodiamo il mondo in cui viviamo, abitandolo per renderlo un posto migliore”.

Più di 550 i capi arrivati a Loppiano (Firenze): 20 le regioni rappresentate, 143 le Zone ospitate nella Cittadella dei Focolari. Il capo più giovane? 23 anni. La più anziana, 74. Tutti con l’idea di confrontarsi sull’essere scout oggi e sulla Zona, “custode e sentinella, cerniera dell’associazione”, ricordano Barbara Battilana e Vincenzo Piccolo, Presidenti del Comitato nazionale. Un’occasione, quindi, non solo per fare il punto sulla Riforma Leonardo a tre anni dalla sua introduzione, ma anche per costruire un pensiero a partire dalle specificità del metodo, incarnato sul territorio. “Un convegno perché la relazione fa parte del nostro stile”, spiegano ancora i Presidenti di Comitato. “Insieme più lontano: camminare da soli fa andare veloci alla meta ma camminare con gli altri, attenti al vissuto di ciascuno, alle caratteristiche di ogni territorio, ci porta ad allargare lo sguardo e quindi a guardare più lontano”.

La tre giorni è poi proseguita con il saluto di Capo Scout e Capo Guida. “La Zona è al servizio, il suo compito è promuovere e curare la formazione delle Comunità capi – ha ricordato Fabrizio Coccetti – è garanzia di rete e relazioni con le altre associazioni e il territorio, e cura lo sviluppo dello scautismo. Ma non parliamo di numeri, la prima cosa è la qualità: la Zona non si sofferma sull’ombelico dell’Associazione, riesce a guardare avanti”.

“Siamo arrivati qua chiamati a pensare ad alcune parole: autorità e fermento, innanzitutto”, ha aggiunto Donatella Mela. “Autorità non esprime però l’idea di potere, quanto una forza generativa capace di far crescere il bene. Quanto al fermento, siamo in tempo di vendemmia: ci auguriamo che questi giorni siano capaci di fermentare come il succo nelle botti”.

La serata è proseguita con la cena regionale e i lavori di gruppo sulla Riforma Leonardo, a partire dalla condivisione delle esperienze personali. Dalle difficoltà delle Zone “abbandonate” dai Capi giovani che si spostano per studiare o lavorare, a quelle in cui già si sentono i benefici del ruolo di “ponte” del Consigliere generale.

Infine tutti a letto, nelle orecchie Manda me, colonna sonora dell’evento, e l’augurio di Maria Voce, Presidente del Movimento dei Focolari dopo la morte di Chiara Lubich: “Sentitevi a casa, che siano giorni di profonda condivisione e dalla forte ispirazione!”.

(di Laura Bellomi, caporedattrice di Proposta educativa)

Foto e video di Andrea Pellegrini

 

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