Conclusi i lavori del 52° Consiglio Generale dell’AGESCI. Benemerenza alla memoria di Nicola Calipari.

COMUNICATO STAMPA

Roma, 5 maggio 2025  

Si è concluso a Bracciano il 52° Consiglio generale dell’AGESCI con la partecipazione di circa 300 delegati provenienti da tutta Italia. Tema centrale dei lavori: “Custodi di sogni”, un invito a prendersi cura delle aspirazioni e del futuro delle giovani generazioni, all’interno di relazioni educative che ne favoriscano il protagonismo e l’unicità. L’evento ha rappresentato anche il momento conclusivo delle celebrazioni per i 50 anni dell’AGESCI, ricorrenza vissuta durante l’ultimo anno attraverso un ampio percorso di valorizzazione del metodo scout e dei suoi fondamenti educativi. 

Il Consiglio si è aperto con un pensiero rivolto a Papa Francesco. “La sua testimonianza di amore, pace e prossimità continuerà a ispirarci nelle nostre azioni quotidiane”, hanno dichiarato Giorgia Caleari e Fabrizio Marano, Capo Guida e Capo Scout d’Italia, che al Pontefice hanno dedicato simbolicamente l’apertura dei lavori.  

Assegnata la benemerenza alla memoria di Nicola Calipari.  

 

Si è conclusa la quattro giorni del 52° Consiglio generale dell’AGESCI tenutosi a Bracciano, in provincia di Roma, con la partecipazione di circa 300 delegati scout da tutta Italia.  

“Abbiamo voluto inserire il Consiglio generale 2025 proprio nel cammino giubilare che tutta la Chiesa è invitata a compiere quest’anno e, grazie a questo sguardo, abbiamo scelto di intitolarlo «Custodi di sogni», volendo esprimere il desiderio, come educatori, di prenderci cura dei sogni di cui ogni ragazza e ogni ragazzo è portatore, all’interno di una relazione educativa che accompagna nella libertà il fiorire dell’unicità di ciascuno. La custodia è intimamente connessa alla fraternità: solo insieme, possiamo costruire un futuro sempre migliore. Essere custodi di sogni, sull’esempio di Giuseppe e di Maria, significa essere capaci di scelte coraggiose anche se non semplici; occorre essere capaci di creatività per aprire strade inedite. La scomparsa dell’amato Papa Francesco ci sprona a portare il suo messaggio di amore, pace e vicinanza al prossimo nelle azioni di tutti i giorni”, hanno dichiarato Giorgia Caleari e Fabrizio Marano, Capo Guida e Capo Scout d’Italia che proprio al Santo Padre hanno dedicato l’apertura del Consiglio.  

Nella prima giornata si è tenuta una tavola rotonda dal titolo “Tra sogno e realtà: dall’ascolto all’accompagnamento”, incentrata sull’educazione delle nuove generazioni. Sono intervenuti Antonia Chiara Scardicchio, professoressa di Pedagogia Generale e Sociale presso l’Università di Bari, e Alberto Rossetti, psicoterapeuta e autore. 

Durante i lavori sono stati affrontati temi importanti per la vita dell’Associazione, finalizzati, in particolare, all’approvazione delle nuove Strategie nazionali di intervento che orienteranno il lavoro dell’Associazione nei prossimi anni. Due i temi individuati: “Teniamo per mano la pace. Custodire il bene nel nome della storia” e “La via del noi. Custodire per essere persone felici”.   

Nel corso dell’assemblea sono stati rieletti Roberta Vincini, Presidente del Comitato nazionale, e Stefano Venturini, Incaricato nazionale alla Branca Lupetti e Coccinelle (fascia dagli 8 agli 11 anni). È stato inoltre eletto Massimo Mapelli, Incaricato nazionale all’Organizzazione. La celebrazione eucaristica ha visto i partecipanti al Consiglio generale attraversare la Porta Santa giubilare realizzata dal Settore Competenze della Regione Lazio. Nell’omelia don Andrea Turchini, Assistente Ecclesiastico generale Agesci, ha invitato le capo e i capi educatori presenti a rivedersi in Pietro, riconoscendo in lui sia l’entusiasmo e la voglia di fare propria di ognuno di noi, sia l’esigenza di accogliere il dono che il Signore ci fa di sé stesso per divenire uomini e donne pasquali.   

Momento intenso di commozione quando Capo Guida e Capo Scout d’Italia hanno conferito il riconoscimento di benemerenza alla memoria di Nicola Calipari, alla moglie Rosa Maria Villecco, presente in collegamento, che ha ricordato Nicola si preoccupava di tutti e aveva giurato la sua lealtà allo Stato. E lo ha fatto fino all’ultimo, ha tenuto fede a sé stesso e alla sua Promessa scout, non poteva fare altrimenti, era il suo codice morale”. Capo Guida e Capo Scout hanno così motivato il riconoscimento: […] Per averci consegnato l’importante insegnamento a rintracciare l’essenziale e il riferimento del proprio agire nella fedeltà al Vangelo e alla Costituzione e per aver vissuto lo stile scout nelle sue azioni quotidiane che, illuminate dalla Parola, mettevano al centro il servizio verso gli altri. Nicola rappresenta per tutti noi, guide e scout, un compagno di strada che ci sprona, senza ostentazione, ma con cortesia e lealtà a fare della nostra vita un dono per le future generazioni di  questo Paese”. 

Capo Scout e Capo Guida al termine dei lavori hanno affermato: “Dobbiamo ricordare che siamo un corpo in cammino: questa è un’immagine che ritroviamo anche nella Bibbia e che ci rimanda all’attenzione e al sostegno che ogni parte del corpo deve avere per le altre per consentire al corpo di camminare, amare, costruire… Terminiamo il nostro Consiglio generale arricchite e arricchiti per i momenti di confronto che abbiamo vissuto, caratterizzati da grande passione e impegno, ma anche consapevoli della responsabilità che ci è affidata”. 

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